Descrizione
Le celebrazioni per i 70 anni dalla Conferenza di Messina si sono aperte oggi pomeriggio, mercoledì 18 giugno 2025, nel Salone delle Bandiere di Palazzo Zanca, presiedute dal vicepresidente del Consiglio dei ministri e degli Affari Esteri Antonio Tajani. L’incontro istituzionale ha visto la presenza dei ministri degli Esteri e dei rappresentanti dei Paesi firmatari del Rapporto della Conferenza del 1955 - Italia, Francia, Germania, Paesi Bassi, Belgio e Lussemburgo - del Trio di presidenza dell'Unione Europea, del presidente della Regione Siciliana Renato Schifani, accolti dai sindaci di Messina e Taormina, Federico Basile e Cateno De Luca. L’appuntamento è stato promosso dalla Regione Siciliana in collaborazione con il Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, la Fondazione Taormina Arte Sicilia, i Comuni di Taormina e Messina, con il supporto della Commissione europea e sotto l'alto patrocinio del Parlamento Europeo, nell'ambito del Festival Taobuk.
Lo spirito dell’evento è stato rendere omaggio al ruolo della città di Messina nel percorso costitutivo dell’Unione Europea e alla figura dell’allora ministro degli Affari Esteri Gaetano Martino, promotore della storica Conferenza, e per riflettere sul valore dell’integrazione europea e sul contributo che il nostro territorio ha offerto al processo di unificazione dei popoli europei.
Ad aprire i lavori è stato il sindaco Basile che ha ricordato con orgoglio la Conferenza dei Ministri degli Esteri della CECA, tenutasi il 1° e 2 giugno 1955 a Messina e Taormina, convocata dal Ministro degli Esteri italiano Gaetano Martino, illustre messinese. Da quella conferenza ebbe origine il processo che portò alla firma dei Trattati di Roma del 1957, istitutivi della CEE e dell’Euratom. "A Messina nacque lo spirito dell’Europa unita, dopo la tragedia della guerra”, ha affermato Basile, “con due scelte fondamentali che segnarono una svolta storica: da un lato, la decisione di rilanciare l’integrazione europea sul piano economico, anche dopo il fallimento della Comunità europea di difesa e della Comunità politica europea; dall’altro, l’adozione di un metodo innovativo, con l’affidamento al Comitato Spaak dell’elaborazione dei nuovi Trattati, tramite un gruppo di esperti guidati da una forte leadership politica. Quelle scelte – ha proseguito – restano oggi di straordinaria attualità. In un contesto segnato da crisi energetiche, sociali e geopolitiche, serve una rinnovata unità europea, fondata su una politica estera, energetica, fiscale e sociale comune, e su un bilancio europeo permanente, in grado di fronteggiare le sfide globali. Lo spirito di Messina deve essere guida, oggi più che mai, per affrontare le nuove sfide dell’Unione Europea, ritrovando nella cultura mediterranea le nostre radici comuni, fatte di multiculturalismo, diversità e accoglienza”. “Questa cerimonia non è solo un momento di memoria, ma un’occasione per rilanciare il futuro dell’Europa, nel solco di un progetto di pace, cooperazione e progresso condiviso che prese forma proprio qui, settant’anni fa”, ha concluso il sindaco Basile.
“L’Europa è una fabbrica in movimento, un processo di rafforzamento deciso e continuo, destinato a difendere e proteggere il benessere e la sicurezza dei nostri popoli. L’Europa deve essere portatrice di pace e da Messina e Taormina, nel ricordo del ministro messinese Gaetano Martino, parte un forte appello per un’Europa più forte”, così il ministro Tajani.
Il presidente Schifani nel suo intervento ha detto: “La Città di Messina, per il tramite del Sindaco che saluto e ringrazio per l’ospitalità, accoglie oggi, in questa splendida e rinnovata sala, non solo degli esponenti dei Paesi i cui Ministri degli Esteri si riunirono qui settant'anni orsono, ma anche quelli che guidano la nuova Unione, realizzando una sorta di ponte tra l’Europa che sorgeva e quella che oggi è chiamata a costruire, senza indugi, una nuova svolta fondamentale".
L’incontro si è concluso con la firma, da parte dei rappresentantidei Paesi europei intervenuti, di una riproduzione della pergamenadel 1955 con la frase: “I trattati detti di Roma perché a Roma furono firmati il 25 marzo 1957, in realtà furono concepiti nella mia città natale, a Messina nei primi di giugno del 1955; una data, questa, che io credo saràconsiderata fondamentale nella storia dello sviluppo del processounitario europeo”, on. Gaetano Martino, Ministro degli Esteri.
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Ultimo aggiornamento: 18 giugno 2025, 21:15